martedì 1 marzo 2016

Un dolce tutto per me...delizia al caffé!


Stamattina mi sono svegliata con l'immagine di questo dolce sul un bel piatto da portata.
L'immagine un po' scolorita, avevo vagamente il sapore del primo boccone in bocca e tanta gioia dentro... Il dolce campeggiava sul lato sinistro della tavola già apperecchiata e mia madre, come non la ricordavo più, era lì che sorrideva. Quel dolce era lì per me. Ero appena rientrata da scuola. 
Non ricordo più l'anno, penso avessi più o meno 17 anni. 
MA STAMATTINA ERA ANCORA ESATTAMENTE NELLO STESSO POSTO. 
Un dolce di quelli tutto insieme in una sola ciotola, preso da una rivista di dolci, come si usava quando ancora il web non permeava ogni aspetto della nostra vita. 
Un SOGNO, UNO STRAORDINARIO SOGNO.
Conservo gelosamente da tanti anni la rivista con la ricetta originale, di ancora maggior valore per me poiché è stata la prima torta che io abbia mai fatto da sola. 
Chi mi conosce da tempo si ricorda del profumo che sprigionava dal Fornetto Versilia nella casa di Via Francesco Saverio Gargiulo, delle torte di compleanno tutte uguali e del famosissimo Tiramisù che la mamma fece con questo dolce e che io replicai in forma alternativa per la festa di laurea.

Erano anni che non facevo questa torta. Ma, ecco, è ancora una volta qui con me.

 Delizia al caffé
(ricetta tratta da un vecchio numero della rivista Idee Dolci)
 Dosi per uno stampo di 23 cm di diametro
Per la torta:

300 g di farina 00
16 g di lievito per dolci
un cucchiaino di bicarbonato di sodio
un pizzico di sale
330 g di zucchero semolato
125 g di burro molto morbido
180 g d'acqua
125 g di panna fresca liquida
3 uova medie
50 g di cacao amaro
2 cucchiaini di caffé solubile (o una tazzina di caffé ristretto)



Per la glassa al cioccolato:

100 g di cioccolato fondente
60 gdi yogurt bianco intero
60 g di burro
80 g di zucchero a velo

Imburriamo lo stampo e rivestiamone il fondo con carta forno, anch'essa ben imburrata.
Preriscaldiamo il forno a 160°C.
Mettiamo tutti gli ingredienti in un'ampia ciotola e amalgamiamoli con le fruste elettriche, aumentando man mano la velocità, fino ad ottenere un impasto chiaro e cremoso (circa tre minuti di lavorazione).
Versiamo l'impasto nello stampo preparato precedentemente e inforniamo per circa 50-60 minuti (vale la prova stecchino!).
Sforniamo e sformiamo su una gratella.
Mentre i dolce raffredda prepariamo la glassa a cioccolato.
In un pentolino uniamo il cioccolato tritato, il burro a pezzatti, lo zucchero a velo e lo yogurt e metiamo a fondere il tutto a bagnomaria, mescolando di tanto in tanto. Portiamo a bolore e facciamo cuocere per un altro paio di minuti, poi allontaniamo il composto dal fuoco. Lasciamo che si raffreddi per qualche minuto, poi riprendiamo il nostro dolce ormai tiepido e versiamovi sopra la glassa partendo dal centro e facendola cadere sui lati.
Decoriamo a piacere con scaglie di cioccolato, nocciole tritate, fragole fresche.


Note:
  • volendo, possiamo accompagnare il dolce con della panna semimontata (anche se io lo preferisco tal quale);
  • è un dolce collaudatissimo e di sicura riuscita;
  • ovviamente il caffé si può sostituire con un altro aroma: in questo caso ricordatevi di cambiare il nome alla torta ;)





2 commenti:

  1. Oh cavoli ho le lacrime agli occhi nel vedere questa ricetta. Quanti ricordi.... anche per me è stata la prima torta fatta da sola (e quante volte poi l'ho ripetuta!!!) Mia mamma lasciava fare anche se poi, poverina, si ritrovava la cucina piena di ciotole da lavare...Guarda, ho letto un pezzo del tuo post e sono corsa a commentare...non è lo stesso libricino mio ma la ricetta è simile e in fondo poco importa: grazie per quel che hai risvegliato... Ciao Silvana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a te per esserti soffermata a condividere la tua esperienza :))) Hai ragione a dire che sulle riviste giravano ricette molto simili tra loro (e ancora oggi spesso è così)... ma è quel sapore, le sensazioni legate a preparazioni che potrebbero apparire tanto banali, quello che significano per noi a fare la differenza. E questa differenza è l'ingrediente più importante di tutti, siamo noi stessi. Un abbraccio.

      Elimina

Lascia un tuo commento, un'opinione se provi una ricetta, una richiesta di consigli se hai dubbi nella preparazione di un piatto, un semplice saluto: