Maritozzi con la panna
(ricetta di Luca Montersino)
La ricetta dei maritozzi ha origini antichissime, probabilmente risalenti all'antica Roma, quando venivano preparate delle grosse pagnotte con l'uvetta. Per quanto riguarda lo strano nome di queste briochine alcuni lo attribuiscono al fatto che in cottura, crescendo, si uniscono tra loro, ovvero si "maritano", altri lo citano come dolce tradizionalmente legato al corteggiamento.
Nella versione originaria il maritozzo è una brioche allungata arricchita da uvetta e pinoli. Per me il maritozzo è con la panna. A Roma è possibile trovare la famosa variante in qualunque bar o pasticceria ed è proprio così che io l'ho conosciuta sin da piccola, quando andavo in trasferta con i miei genitori, essendo uno dei dolci da sempre preferiti dalla mia mamma.
Ho scelto questa versione mignon che mi sembrava più adatta ad essere servita come dopo cena, affidandomi alla ricetta del bravissimo Luca Montersino.
Per le brioches:
375 g di farina forte (W360 o manitoba)
10 g di lievito di birra fresco
60 g di latte intero
130 g di uova intere
55 g di zucchero semolato
10 g di miele
1 cucchiaio di rum bianco
la scorza grattugiata di un limone
1 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
Per la farcia:
250 ml di panna fresca
60 g di zucchero a velo
zucchero a velo qb per spolverizzare
Mettiamo nel recipiente della planetaria munita di gancio impastatore la farina
con il lievito di birra sbriciolato, e il latte a temperatura ambiente. Uniamo le uova intere, lo zucchero semolato, il miele, il rum, la buccia di limone e la vaniglia in bacche. Azioniamo la macchina e lasciamo impastare per circa 8/10 minuti a velocità ridotta.
A questo punto uniamo il burro ammorbidito un pezzettino alla volta, facendolo incorporare bene all'impasto. Uniamo il sale, aumentiamo leggermente la velocità dell'impastatrice e continuaiamo la lavorazione fiché l'impasto risulterà ben incordato (deve staccarsi da parete e gancio lasciandoli puliti!)
Adesso copriamo di nuovo con la pellicola (appoggiandola morbida, mi raccomando!) o con un telo umido e rimettiamo a lievitare fino al raddoppio. Se le mettete di nuovo a lievitare in forno leggermente preriscaldato (50°) e spento non sarà necessario coprirle avendo però l'accortezza di porre sul ripiano di fondo del forno stesso una ciotola piena d'acqua che garantirà un giusto e costante livello di umidità evitando che i nostri maritozzi si secchino e crepino in superficie e aiutando il processo di lievitazione.
A questo punto sbattiamo un tuorlo d'uovo con 20 g di panna fresca o latte e lucidiamo le palline ormai gonfie aiutandoci con un pennello da cucina e senza fare pressione per non rischiare di rovinarle.
Sforniamo e lasciamo raffreddare.
A questo punto sbattiamo un tuorlo d'uovo con 20 g di panna fresca o latte e lucidiamo le palline ormai gonfie aiutandoci con un pennello da cucina e senza fare pressione per non rischiare di rovinarle.
Sforniamo e lasciamo raffreddare.
Montiamo la panna con lo zucchero a velo, tagliamo in due i maritozzi e farciamoli. Spolverizziamo con abbondante zucchero a velo, disponiamoli su un piatto da portata e serviamo.
- le briochine cotte e raffreddate si possono congelare e scongelare al momento occorrente;
- non farcite si conservano per una settimana ben chiuse in un sacchetto di plastica;
- una volta farcite, conservatele in luogo fresco o in frigo, coperte, per 2-3 giorni;
- potete farcire le briochine anche con nutella, marmellata o quel che vi pare!
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia un tuo commento, un'opinione se provi una ricetta, una richiesta di consigli se hai dubbi nella preparazione di un piatto, un semplice saluto: