mercoledì 25 novembre 2015

Tante donne in un solo piatto_ravioli con sugo di braciole alla vibonatese

 
Quando ho letto della sfida lanciata per questo me se da Monica e Luca del blog Fotocibiamo, vincitori della sfida di Ottobre sul pollo ripieno, la bambina che alberga imperterrita in me ha gioito allegramente e si è messa a salterellare qua e là per i tanti posti del mondo in cui vive contemporaneamente.

Poi qualcosa le ha detto che sì, era ora di tornare a casa.

Sarà stata l'associazione a delinquere che sempre riesce a raggiungermi da varie parti di mondi conosciuti e non, venuta anche questa volta a turbare quel brio incontenibile, sarà stata la faccia della mamma in diretta o della nonna Teresina auto-tele-trasportatasi da me percorrendo in un nanosecondo ben trecento km con una spasa di orecchiette in mano, saranno state tutte ste cose insieme...sta di fatto che ho perso quota in un istante e le scarpette rosse mi hanno riportato di forza proprio dove non avrei voluto, a casa.

Questa è LA RICETTA DELLA FESTA. Altre non ce ne sono. Almeno non qui, a Casa, quella vera :)



E con questo post (si, lo so, è una vergogna che ormai trovi il tempo solo per l'MTC) partecipo all'MTChallenge di Novembre 2015!

domenica 25 ottobre 2015

Pollo Magoo: la ricetta per l'MTChallenge n.51


Mai! Dico mai e poi mai avrei pensato nella mia vita di disossare - più o meno volontariamente -  un pollo! Eppure ho fortemente desiderato prendere parte alle sfide dell'MTC, per anni... perciò eccomi qui, all'ultimo momento, appena rientrata da Madrid, col mio pollo, dissossato e imbottito.

La sfida ha richiamato all'attenti! la cuoca latente che ancora sopravvive nella mia mamma, che proprio non ama cucinare, ma che desiderava fare un piatto del genere da almeno vent'anni senza però aver mai raccolto a tal fine sufficienti pazienza e coraggio. E la mia mamma è uguale a Mister Magoo, non ne prende mai una! Almeno per ciò che riguarda le faccende di natura pratico/non strettamente indispensabili della vita. 

La ricetta nasce, con mia immensa gioa,  grazie alla sua attiva collaborazione, dall'ideazione alla realizzazione. Lei lo ha definito romanticamente "Pollo dell'autunno" e io l'ho ribattezzato Pollo Magoo con sue grasse risate d'approvazione :P

Pensando alla genesi della ricetta, il nome non potrebbe che essere il più azzeccato dato che abbiam proceduto a naso secondo ciò che c'era in casa.

Dedico quindi questa sfida a lei

martedì 6 ottobre 2015

Plumcake alla ricotta e mandorle


Periodo di cose semplici qui tra i piccoli Mushy Peas...poco poco tempo e tanta voglia di non lasciarci soli più a lungo, che i baffi del Signor Latte Condensato crescono a vista d'occhio e fuori misura!
Un ultimo soffio d'estate quest'ultimo fine settimana ha riportato alla mia memoria un dolcino nuvola rapido rapido fatto in un caldo pomeriggio di Luglio e finito la sera stessa accompagnato da qualche pallina di gelato. Una ricetta che penso sia diffusissima in rete (ce ne una quasi uguale proprio qui) e nelle case di tutti, facile, economica, perfetta in ogni momento della giornata e in ogni stagione dell'anno. E perché mai dovrebbe mancare su questo piccolo blog senza pretese? Magari potrebbe passare proprio quel qualcuno che non la conosce :)

giovedì 1 ottobre 2015

Ciambella di carote e mandorle con glassa al Philadelphia


Ancora un dolce con le carote, i primi aromi autunnali, pensieri che vanno indietro e corrono avanti...
Un dolce che parla di me, di quello che sono stata e quello che vorrei essere.
Semplicissima e leggermente speziata, questa è l'invenzione di un pomeriggio pensieroso. 
Con dedica all' Intruso che non l'ha ancora assaggiata :*

martedì 29 settembre 2015

Ciambella sofficissima...al succo di frutta!


Una ciambella velocissima, extra soffice e profumata, lactose free e che riesce pure nel far scena volendo. Ottima a colazione o merenda, magari accompagnata da una bella tazza di the. Trovata sul web, leggermente modificata nelle dosi per renderla ancora più leggera, altro non è che una variazione della celeberrima ciambella all'acqua di Adelaide Melles. Il bello di questo dolcino è che potrte cambiarne l'aroma ogni volta semplicemente utilizzando un succo di frutta ad un altro gusto. Io ho usato il succo all'ananas sia nell'impasto che per la glassa e del mango essiccato come decorazione. 
A voi la scelta ;)

lunedì 28 settembre 2015

Il muffin dell'anima

 
Faccio nuovamente capolino qui, su questo piccolo blog, dopo oltre due mesi di latitanza e...no, non mi ero decisa a chiudere/abbandonare l'impresa. Continui cambiamenti di rotta richiedono adeguati tempi di metabolizzazione prima e di adattamento poi. Ed io non sono ancora riuscita in nessuna delle due operazioni. Mente e corpo vagano intorno, fluttuano nei tanti passati e nella miriade di futuribili domani inesistenti che affollano la mente.
E il cuore.

Infine ci sono solo le mani, la testa e l'anima.

An apple, a pear, a plum, a cherry,
any good thing to make us all merry,
A soul, a soul cake, please good missus a soul cake.
One for Peter, two for Paul, 
three for Him who made us all.

venerdì 3 luglio 2015

Quando tentar non nuoce_Croissant francesi di Iginio Massari


Richiesta della mamma, di quelle che non ammettono insicurezze "desidererei qualche cornetto semplice". Ottimo, io non solo non posso mangiarli,ma non li ho mai amati alla follia. Sono sempre stata dalla parte delle brioche, per quanto ho potuto...perciò è un argomento che non ho approfondito e, ad essere sinceri, NON SONO PREPARATA. 

Così un po' di giorni or sono mi metto in cerca di una soluzione praticabile e trovo questi del Maestro Massari, non troppo difficili e alla francese, senza uova nell'impasto. Perfetti. Ricetta ovviamente presente in tanti luoghi della blogosfera...ma provare a fare i croissant sfogliati per la prima volta nella vita, in piena estate, con un frigo che tentenna e, SOPRATTUTTO SENZA POI POTERLI ASSAGGIARE merita un posticino in questo rifugio virtuale, anche se di certo non si avvicinano alla perfezione di quelli di Gabila_Panedolcealcioccolato da cui ho, lo preciso, spudoratamente copiato (a proposito, grazie per averla condivisa e spiegata così bene!). Uniche sostanziali modifiche:

* non avevo in casa la farina con W 330...solo un'insufficiente quantità di Manitoba e tanta farina 00,       perciò ho sostituito la farina di forza con pari peso (metà e metà) delle succitate, comunissime farine;

** il Maestro Massari usa 20 g di lievito di birra fresco, Gabila 12 g...io visto il caldo mi sono accontentata di soli 8 g (ovviamente, con altre temperature sarà opportuno aumentarne le quantità!)

Eccovi quindi i miei croissant francesi, un pò pasticciati, ma certamente, per essere i primi, riuscitissimi...almeno per la mamma e le mie restanti, insostituibili cavie ;)

martedì 23 giugno 2015

Cheesecake senza cottura con mascarpone e dulce de leche


Periodo affaccendatissimo qui.
E già pubblicare almeno una ricetta per il mio primo MTChallenge è stata un'impresa non da poco. Un post che a scriverlo mi ci è voluto più di una settimana! Lo so, sembra impossibile...ma è andata proprio così. E insieme a lui, altre ricette sono rimaste in attesa.
Così riempio queste poche ore di tranquillità per dedicarmi proprio a loro, tre cui questo buonissimo cheesecake  fatto quasi un mese fa.
E con l'inizio dell'estate qualche idea fresca, rapida e senza forno non guasta mai, no?

lunedì 22 giugno 2015

Green Sea Pepper Chicken Burger



Con questa ricetta annuncio con immenso piacere il mio ingresso ufficiale nell'emozionante avventura dell' MTChallenge!

Certo è che non mi aspettavo questo tema. Eppure seguo l'MTC da tanto tempo, guardandola da lontano...


1° MOTIVO = non posso mangiare lievitati a causa della mia allergia, nostrani o d'oltreoceano che siano

2° MOTIVO = non amo la carne, soprattutto quella di manzo

3° MOTIVO = come cavolo avrei fatto a giudicare il risultato del mio lavoro senza radunare insieme tutte le mie esperterrime cavie??

Beh, comunque sia mi è andata bene, non era la pasta al pomodoro. E nonostante l'impegno a promuovere la cucina dei "senza" sarebbe stato un pò difficile realizzare una pasta al pomodoro senza pomodoro.

SONO ALLERGICA AL NICHEL, lo ripeto ancora una volta. E la mia triste dieta non contempla il pane e pomodoro, né il cioccolato, né la frutta secca in genere. Nemmeno i legumi. Niente soia o avena.  Niente che sia stato a contatto col metallo o che sia cotto in esso tal quale.
Che mondo sarebbe dunque il mio? Un mondo meravigliosamente dominato dal naso. Si, perché io cucino a naso, per gli altri. E vi garantisco che questo cambia completamente la prospettiva, perché si può godere di un cibo in svariati modi, e non solo con la bocca.

L'idea per la mia versione dell'American Hamburger nasce dalla commistione che costantemente pratico tra i prodotti della mia terra e ciò che di buono ho assaggiato viaggiando. L'esperienza dei mesi trascorsi a Dublino mi ha dato la possibilità di esplorare sapori nuovi, certamente più semplici di quelli a cui siamo abituati qui da noi, cibi serviti quasi al naturale, anche quando fritti (sembra che affogare le patatine nel sale sia una consuetudine lì sconosciuta).

Caldo. In questi giorni fa tanto caldo. E l'aria è insopportabilmente umida, afosa, manca il respiro.

Così, ragionando con l'Intruso sulla questione posta dalla Mazzetta è uscito fuori un mix fresco, pungente, dolce, amaro e piccantino allo stesso tempo. E l'acidulo del Tabasco verde in sottofondo al tutto. Come quel mare verde che è un prato su una scogliera irlandese.

martedì 9 giugno 2015

Torta rovesciata alle banane


Il clima di questi ultimi giorni riesce a buttermi giù...un clima tropicale, fatto di sbalzi di temperatura continui, temporali improvvisi e aria irrespirabile!!! Persino qui da me.
Intervento d'urgenza, quindi, al gusto di banana, un mix di energia e positività :)))
Questo dolce è davvero buonissimo e riesce a mantenersi perfettamente, nonostante la stagione e la frutta fresca, per 3-4 giorni. Adattato da quello visto qui.
Semplice e velocissimo da fare, vi farà tornare il sorriso, garantito ;)

lunedì 8 giugno 2015

L'angolo dell'Intruso_Spaghetti integrali al curry e verdure

E con questo post apro uffucialmente la rubrica L'angolo dell'Intruso...
Che dite, possiamo farlo parlare???

A te la tastiera, caro il mio Intruso! :*




Qualche giorno fa chi è dietro questo blog mi ha parlato degli spaghetti integrali. Visto che da poco ho scoperto che cucinare - soprattutto per lei - mi piace, stasera ho voluto cimentarmi con un piatto semplice e buono, gli spaghetti integrali con curry e verdure.
Ed eccovi la prima fotoricetta ufficiale dell'Intruso ;)

sabato 6 giugno 2015

Polpette di melenzane e feta



Iniziano a vedersi in giro degli ortaggi che possano dirsi tali...anche se ancora di serra. Ho utilizzato delle melenzane locali per fare queste buonissime polpette prendendo spunto qua e la sul web. Buonissime da sole, ottime come alternativa alle classiche polpette di carne nel sugo di pomodoro. Un secondo completo o un ottimo finger food, ideale anche per un aperitivo o come parte di un buffet salato.

La feta può essere tranquillamente sostituita con un qualunque formaggio cremoso (la ricotta ci starebbe benissimo) o con un formaggio stagionato a pasta dura se si preferiscono sapori più decisi, magari diminuendone un po' la quantità totale.
Al posto delle melanzane si possono usare altri ortaggi o verdure, mantenedo le proporzioni date e abbinando a piacere erbette e aromi.
Un piatto che qui diventerà un must dell'estate! ;)

venerdì 5 giugno 2015

Cola chocolate cake...ovvero torta al cioccolato con la CocaCola dentro!


Ospiti improvvisi, di qui ad un paio d'ore dalla cena...e una CocaCola che campeggia sul tavolo della cucina attendendo impazientemente di esser messa in fresco, viste le temperature del periodo...
In questa casa difficilmente entrano bibite gassate zuccherate e quando accade finiscono inesorabilmente a sfiatarsi per giorni in frigo. Eccezion fatta per quando ci son ospiti a cena, in particolare quando non si è certi che non siano astemi.
Poco tempo e una Coke, abbiamo detto. E' così che entrano in scena loro, Stefania e Pinella, due muse a cui mi appello spesso, con le due versioni di CocaCola Cake proposte tempo fa sui rispettivi blog.
Io ho semplicemento fatto un mix: la torta di Pinella e la glassa di Stefania.
...e nei piattini non son rimaste nemmeno le briciole :)

Ai lettori: mi scuso per le foto terribili, ma il tutto è stato realizzato in fretta e con un temporale fuori!
Alle autrici: proverò ovviamente ad invertire per vedere cosa ne esce appena ci sarà l'occasione!

giovedì 4 giugno 2015

Red Velvet Cake

Brother's Birthday Dessert Table, tappa n°3: LA TORTA...voglio la Red Velvet e ci voglio il cioccolato bianco dentro da qualche parte!

Ci sono ricette collaudatissime nel tempo e nello spazio...la Red Velvet è una di queste!
E' una torta semplice, buonissima e dalla consistenza unica.
Si mette insieme piuttosto rapidamente e fa un figurone.
La mia è volutamente di un rosso molto scuro...una versione un po' dark della classica torta rossa replicata tante volte e sicuramente più tradizionale. Ovviamente potete farla della tonalità che preferite regolandovi col colore voi stessi, perché può essere tranquillamente aggiunto alla fine!
Ma torniamo ad aspetti più importanti.
Ci sono varie versioni dell'impasto di base, tutte più o meno simili. la discriminante principale è l'uso del burro o dell'olio. Personalmente non amo le torte con l'olio, non mi piace quella consistenza leggermente gommosa che hanno nonostante siano estremamente soffici e lo rimangano decisamente a lungo rispetto a quelle col burro. Non mi piace, inoltre, il retrogusto che hanno, è come se mancasse loro qualcosa che tiene gli altri ingredienti insieme.
D'altra partela la percentuale di massa grassa all'interno del burro difficilmente qui in Italia supera l'82-83%, inficiando il risultato finale di molte preparazioni provenienti da luoghi in cui sono comunemente utilizzati tipi di burro con percentuali di massa grassa pari al 97-100% (come nel caso del burro irlandese e scozzese o del burro chiarificato usato prevalentemente in Medioriente e in India).
Perciò mi sono adattata, ho fatto un mix di tutte le ricette più utilizzate (sperimentate e non) poiché alla richiesta esplicita di questo dolce come torta di compleanno non potevo venir meno ne fare tanto per fare.
Il risultato è andato anche oltre le mie aspettative, poiché si è mantenuta perfettamente e senza alterazioni di sapore o di consistenza per diversi giorni ed è stata gradita anche da chi in famiglia generalmente non ama questo tipo di torte.
Provatela e fatemi sapere come è andata ;)

mercoledì 3 giugno 2015

Mexican wedding cookies






Brother's birthday dessert table...tappa n°2: "mi piacerebbero dei biscotti fondenti...magari qualcosa con le noci".

Questa ricettina rapidissima l'ho presa qui e l'ho replicata modificando un po' gli ingredienti.
Sono andati a ruba :)

Banoffee cupcakes


A volte ci vuole un pò di pazienza per accontentare chi amiamo, altre basta solo un pizzico di fantasia...
Così, alla fine di due estenuanti giorni di preparativi, senza pensarci troppo su e decisamente all'ultimo momento, ho messo insieme questi cupcakes che rispondevano all'ultima richiesta "...e, infine, non è che riusciresti a ficcare la base di biscotti della torta fredda allo yogurt da qualche parte???"

Parto dalla fine per raccontarvi di una lista di preparazioni dolci espressamente richieste dal mio fratellino per il suo 26esimo via telefono con l'aspettativa di un dessert table...volutamente strambo!

PS: la scenografia è opera di nostra mamma :)))



domenica 24 maggio 2015

Brownies alla meringa italiana (senza tuorli!)


Tra i tanti albumi avanzati durante le festività pasquali una parte era stata destinata alla preparazione di abbondante meringa italiana, subito messa in congelatore, con l'idea di fare a breve un paio di semifreddi e una lemon meringue pie. Nulla di fatto, il tempo ultimamente è stato tiranno con me...così, dovendo svuotare il vecchio congelatore di casa per l'evidente avvento di un'era glaciale di non ritorno, ho dovuto utilizzare la triste e abbandonata fluffosa per qualcosa di rapido, da fare con ciò che avevo, appena rientrata da una settimana fuori casa.
Ho preso spunto da QUI...vi dico solo che ne è uscito fuori un qualcosa di davvero meraviglioso e speciale, una torta al cioccolato leggerissima e non troppo dolce grazie all'uso di un ottimo cioccolato al 75% di cacao, adatta anche ad essere servita con una pallina di gelato, che si mantiene perfetta senza particolari accorgimenti per diversi giorni.
In più, cosa non secondaria, permette di smaltire un pò di albumi e farlo con calme, poiché la meringa italiana si mantiene perfettamente in congelatore coperta da pellicola alimentare a contatto, per almeno tre mesi: prima di utilizzarla basterà lasciarla una mezzoretta in frigorifero.
A voi la ricetta!

mercoledì 20 maggio 2015

Ringo brownies


Queste è una di quelle preparazioni facilissime che mette d'accordo tutti, grandi e piccini, golosi e refrattari, amanti del cioccolato e non...
Fatti in un attimo e spariti altrettanto velocemente, la ricetta è tratta dagli Oreo Brownies di Lorraine Pascale.
E nei prossimi giorni vi racconterò di questa settimana passata a Dublino ;)

venerdì 8 maggio 2015

Cake alla panna acida


Chi tra noi ha trascorso un pò di tempo nei paesi anglosassoni sa che riescono a sfornare le torte semplici più buone del mondo. Parlo di pound cakes, madeira cakes, tea brack, carrot cake, walnut and coffee cake, plumcake, sponge cakes e muffins.
Tutto è tanto corposo negli ingrdienti quanto delicato al palato. Delle pies parleremo un'altra volta.

Ecco, dopo anni di tentativi l'ho trovato. parlo del POUND CAKE PERFETTO, sua maestà SOUR CREAM POUND CAKE, ovvero una sorta di quattro quarti alla panna acida.


Il non trovare proprio l'ingredienta più importante, la sour cream, non compromette la riuscita della ricetta, perché sostituirla sarà molto più facile di quanto potrebbe sembrare.
Seguitemi in questa avventura...non smetterete più di rifarlo!

mercoledì 6 maggio 2015

Pasta sfoglia...al contrario!


La pasta sfoglia fatta in casa è davvero un'altra cosa.

Quelle già, pronte, infatti, hanno una composizione e una consistenza totalmente diverse da quella homemade, che sia classica o al contrario.
Soprattutto, le sfoglie già pronte il più delle volte non contegono burro, il che ha ovviamente dell'assurdo, essendo tale grasso il protagonista assoluto di questa magnifica e iperversatile preparazione di base.

Perciò voglio condividere con voi la foto - ricetta della pasta sfoglia così come la eseguo di solito, ricordandovi che per essere utilizzata andrà stesa ad uno spessore finale di circa 2 mm e bucherellata per non farla gonfiare a dismisura.
Per quanto riguarda la cottura, tutto dipenderà dalla consistenza che vorrete ottenere: a 200°C per circa 20-25 minuti per una pasta morbida, a max 160°C da 45 a 60 minuti per una pasta bella croccante ;)

martedì 5 maggio 2015

Pasticcio... di pasta con carciofi, besciamella e cacioricotta


Giusto un paio di giorni fa QUALCUNO arriva a casa con 28, DICO 28 CARCIOFI freschissimi da cucinare al più presto. Si, certo che si può fare...peccato che qui quando va bene siamo ADDIRITTURA  in quattro a tavola!

L'idea di questa pasta nasce dalla necessità di impiegare un terzo degli ortaggi subito, che sulla griglia tutti non entravano e in freezer non avevamo abbastanza spazio.
Quanto sia buona e delicata lo scoprirete solo preparandola, che qui i carciofi la fanno davvero da padroni!
Vi invito perciò ad approfittare degli ultimi carciofi freschi e provarla ;)

lunedì 4 maggio 2015

Peanut butter & Nutella thumbprint cookies

Le ultime due settimane sono state un caos, impegnata tra mille cose sono rimasta senza energia...
Così qualche ora fa è partita la missione solleviamoci con le noccioline...in vasetto ;)
E prima di avere la tentazione di attaccarmi a quell'unico barattolo portato da Dublino ci ho fatto questi!
Nulla di particolare o complicato, nessuna pretesa di precisione o raffinatezza...stavolta solo qualche ottimo biscottino per risollevare il morale!

giovedì 23 aprile 2015

Munavalgekook...ovvero, ciambella estone agli albumi!

Ecco qui una ricettina semplice semplice che vi farà cambiare idea sulle torte solo albumi.
Dimenticate consistenze gommose o asciutte. Dimenticate dispendiosi acquisti in frutta secca che, unica e sola, riesce a far durare, e felicemente, nel contesto bakery, un matrimonio col bianco d'uovo.
Qui parliamo di un dolcetto al limite del banale, super economico e iper veloce da realizzare. Vi garantisco che ci impiegherete non più di dieci minuti d'orologio. E le attrezzature? Ci facciamo bastare le fruste elettriche, per stavolta, che di più non si necessità ;)
Per questa ricetta ringrazio Pille, una blogger estone che scrive anche in inglese, da cui avevo già copiato i frollini al latte condensato che potete trovare qui.
Se i frollini erano magnifici, perché non avrebbe dovuto essere altrettanto buona quest'altra ricetta della tradizione baltica???
Si passi alle specifiche allora!

mercoledì 22 aprile 2015

Crema con le fragole: variazioni sul tema


Dolce della domenica. Quella appena trascorsa. Sapori che mi riportano indietro, a circa un anno fa... 
Era quello che volevo, era il coraggio che cercavo dentro di me per affrontare la mia quotidianità.

La ricetta è stata pensata per una crema mousseline, finita poi altrove. Ripensata con una diplomatica corposa e sostenuta. E, ovviamente, le mie amate fragole...

martedì 21 aprile 2015

Prove tecniche pensando ad un gelato al butterscotch


Eh si...sono andata di nuovo fino a Dublino per trovare finalmente il gelato perfetto, il suo.
Se dovvesse capitarvi di andarci dimenticate tutti i gelati assaggiati fino ad ora, anche i più buoni (tra i miei preferiti questo, questo e quest'altro). Vi sembrerà un investimento azzardato...BUTTATEVI A CAPOFITTO SENZA PENSARCI DUE VOLTE, tanto prima di scegliere tra i pochi gusti disponibili ve li faranno assaggiare tutti!

E da qui parte la mia passione per il gelato al butterscotch, e quello al Dingle sea salt. Seguite da una lunga ricerca nel web...ancora poco convincente. Il secondo gusto è completamente un loro brevetto, ma con un po' di pazienza...

Oggi voglio condividere con voi il primo esperimento degno di nota al riguardo.
Partendo dal no-fuss vanilla ice cream di Martha Stuart ho rielaborato questa versione che ancora non è proprio il mio gelato al butterscotch, ma sicuramente è un delizioso gelato al gusto toffee (con un lontano sentore di butterscotch)!

Vi invito perciò a provarlo, in particolare se amate il caramello al burro salato: è facile, senza gelatiera, con una consistenza sorprendente ;)

Silky Smooth Butterscotch Ice-cream
(dosi per 4-6 porzioni)

1 lattina da 397 g di latte condensato zuccherato
250 g di panna fresca
15 g di whiskey (preferibilmente irlandese o un bourbon)
1/2 cucchiaino di sale fino

Per prima cosa prepariamo la salsa mou dal latte condensato, ovvero mettiamo la lattina tal quale in una pentola a bordi alti, ricopriamola di acqua fredda di almeno 3 cm e mettiamo su fuoco medio basso a bollire per tre ore. Durante la bollitura è fondamentale che il barattolo sia sempre coperto d'acqua affinché non scoppi, perciò controlliamone il livello di tanto in tanto, aggiungendo se necessario altra acqua (direi di dare un occhio ogni 40 minuti circa).



Trascorse le tre ore dall'inizio dell'ebollizione, scoliamo l'acqua, preleviamo il barattolo e lasciamolo sigillato a raffreddare completamente.


Una volta freddo, apriamolo e (evitando di finirlo tutto a forza di controllare se è buono ;P) versiamone 180 g in una ciotola di media ampiezza. Aggiungiamo al mou il whiskey e il sale. Mescoliamo bene con una frusta.



Aggiungiamo ora la panna fredda di frigo e iniziamo a montare con le fruste elettriche. Montiamo fino ad ottenere una consisteza simile a quella di una mousse morbida.
 




Aggiungiamo al composto altri 30 g di mou e mescoliamo delicatamente (troveremo così nel gelato delle goccine al sapor di caramello!)




Versiamo il composto in un contenitore basso con coperchio (io ho riciclato la confezione di un gelato industriale) e mettiamolo a consolidare in freezer per minimo dalle 5 alle 8 ore prima di gustarlo.



Note: 
  • la crema mou che si ottiene da una lattina è sufficiente per raddoppiare le dosi del gelato oppure si potrà utilizzare come crema spalmabile, base di una tarte, farcitura per biscotti o qualunque altra cosa vi suggerisca la fantasia, in rete è pieno di ricette per utilizzarla;
  • il gelato si mantiene morbido per diversi giorni grazie alla presenza dello zucchero liquido nella salsa mou e del whiskey;
  • le dosi sembrano insufficienti, ma vi assicuro che sono equilibrate poiché il gelato è piuttosto "consistente"!

lunedì 20 aprile 2015

New York Times chocolate chip cookies


Cercavo da tempo una ricetta per i chocolate chip cookies, una che riproducesse relamente quella consistenza. Impresa non facile, peraltro destinata a fallire in partenza senza equipaggiarsi dei giusti ingredienti! Infatti non si possono riprodurre senza il brown sugar - che non è il comune zucchero di canna, né il muscovado, né il dulce de azucar, né tantomeno il vergeoise brune! In mancanza del suddetto si potrà ovviare al problema in questo modo. 
Nella mia versione parte del cioccolato è stato sostituito da arachidi tostate e salate (si, proprio quelle degli aperitivi!) per smorzare la dolcezza complessiva dei biscotti e donare quel profumo in più che ci sta meravigliosamente. Ovviamente potete sostituire le arachidi con altrettanto cioccolato, come nella ricetta originale, o con altra frutta secca, evitando quella troppo dolce come le mandorle e le noci brasiliane.
Fidatevi e fateli, con o senza arachidi...come quelli di Starbucks ;)

domenica 12 aprile 2015

Veggie burgers al curry con ceci e grano cotto (si, proprio quello per pastiere!)


Questa ricetta era appuntata su uno dei miei quadernetti da un pò.
Il punto è che a casa mia si mangia riso raramente (qui si va di pasta al sugo, ovviamente non per me e la mia allergia) e tra gli ingredienti previsti vi erano 70 g di riso lessato.
Complice un nulla di grano cotto avanzato dalla preparazione delle pastiere per Pasqua, ho fatto due più due sostituendolo al riso...ed ha funzionato magnificamente :)))
La ricetta originale è di Martha Stuart e potete trovarla qui.
Devo ammetterlo: sono buonissimi! 
Ovviamente il curry è sostituibile con qualunque altra spezia gradita (per palati dal gusto meno flessibile consiglierei della paprika dolce), ma va scelta e dosata con attenzione,. secondo i propri gusti.
Questi burgers sono uno dei tantissimi modi alternativi per fare un pasto sano e sfiziosissimo.
Per un piatto total vegan basterà sostituire lo yogurt greco con quello bianco naturale di soia!
Amanti del "green is better" non fateveli scappare, qualunque cereale voi abbiate a disposizione :P

sabato 11 aprile 2015

Tartufini di fudge alla crema bianca di nocciole


Avevo del latte condensato da consumare con urgenza. E un rimasuglio di crema spalmabile alle nocciole bianca, troppo poca per farcirci un qualcosa, da far sparire prima che qualcuno in casa vi si attaccasse cucchiaino alla mano a colombe terminate :O
Avevo pensato ai brigadeiros, assaggiati a Dublino da un'amica brasiliana...
Avevo pensato al fudge (ebbene si, è l'onnipresenza dell' Irlanda :P)...ne avevo fatto uno alla Nutella per il mio compleanno, preso qui e andato a ruba.
Ma non riuscivo a decidermi...avrei voluto rifare entrambi!
Così mi sono inventata questi tartufini, dando anche ufficiale inizio al riciclo delle uova di Pasqua :D.
Provateli perché i miei tester han detto che sono buonissimi!

venerdì 10 aprile 2015

Torta di carote cotte


La ricetta di oggi è un copia&incolla vero e proprio...si tratta della ricetta di torta di carote lesse postata qualche giorno fa dalla blogger più intraprendente della blogosfera.

Il problema è sempre lo stesso: la mia allergia al nichel, a causa della quale posso assaporare solo piccole fette del mio prediletto carrot cake all'inglese (e col burro) e sotto controllo cortisonico per via delle noci...fortuna che non sono aamante di quello con le mandorle (Camille a parte, ma lì è l'arancia a convincermi sul serio ;P).
Ciò detto, per l'appunto, da quando un paio di settimane fa Flavia ha postato questa ricetta, non ho aspettato che il momento adatto per farla.
E questo momento è arrivato proprio ieri nel tardo pomeriggio, quando ormai i miei occhi non distinguevano più le linee dei disegni sullo schermo del pc ed è scattato l'agognato daily bakery break!
Vi posto dosi e foto del procedimento (RAPIDISSIMO) che potete ritrovare, analoghe qui.
E questo è ciò che ne è venuto fuori :)

giovedì 9 aprile 2015

Pizza dolce di riso


Ci sono ricette che non hanno tempo e fanno sorridere da lontano.
Ci sono profumi che possono farci sentire a casa anche quando siamo distanti e quel particolare significato è ormai solo nella nostra mente...e nel nostro cuore.
Questa è una di quelle.
E' una ricetta antica, fatta con gli ingredienti della primavera, i più semplici.
E mentre veniva preparata è riuscita a riportare la serenità sul volto del mio compagno di viaggio.
La dedica è per lui.

mercoledì 8 aprile 2015

Amore al primo morso: i tahini cookies!


Non so se amate la tahina...io la mangerei a cucchiaiate...se non fosse per la mia noiosissima allergia al nichel, la causa di tutte le mie sventure alimentari.
E non basta, c'è anche l'intolleranza congenita al lattosio! :(((

Ma io non mi arrendo!
E, constatato che alcuni cibi non posso neanche avvicinarli alle labbra che tutto il palato mi si spacca e sanguina, per altri mi concedo qualche piccola eccezione (munita di cortisone all'occorrenza).
La tahina è proprio una di queste eccezioni.
Certo, non posso attaccarmi al barattolo, ma un assaggino ogni tanto non me lo toglie nessuno :)))

Questi biscottini li feci per la prima volta un paio d'anni fa, non appena le ragazze dello Starbooks la pubblicarono sperimentando le ricette contenute nel libro Jerusalem di Yotam Ottolenghi e Sami Tamini. La cucina israelo-palestinese è una garanzia in fatto di gusto e per chi ama i sapori speziati come me ancora di più.

Questi cookies sono buonissimi, simili in consistenza e aspetto a quelli al burro d'arachidi ma, se possibile, resi ancora più buoni dall'aroma dei semi di sesamo tostati con cui è fatta la mia amata tahina e dal profumo della cannella.

Sono semplicissimi da fare e non richiedono molto tempo né particolari attrezzi da cucina.
In più si mantengono anche dieci giorni se conservati in una scatola di latta.

Il mio invito è quello di provarli, se ancora non lo avete fatto, vi assicuro che non ve ne pentirete;)

venerdì 3 aprile 2015

Piccidat' Castelluccese: il pane dolce di Pasqua dell'infanzia


Esiste una tradizione antica in quel di Castelluccio Inferiore e Superiore, paesini ridenti della Valle del Mercure, nel basso potentino, quadi a confine con la Calabria: quella del Piccidat', uno grosso pane dolce preparato puntualmente nel periodo pasquale. Il Piccidat' è qualcosa che mi riporta, ogni volta, tanto indietro nel tempo, ha per me sapore di casa e, soprattutto, di famiglia.
Da bambina mangiavo quello cotto a legna, impastato dalle sapienti mani di massaie autoctone dalla farina del mulino locale. Poi venne a mancare mio nonno e le cose cambiarono, e avere un pezzo di Picciddat' tradizionale divenne ogni anno più difficile. E qui, come sempre, intervenne mia madre, che si adoperò per ottenerne la ricetta da un'amica di mia nonna, anch'ella di Castelluccio, la signora Luisa. Tant'è che a casa mia ricomparve annualmente l'amato ed enorme pane pasquale.
Tuttavia il metodo di Luisa, pur essendo pedissequamente rispettoso della tradizione in dosi e ingredienti utilizzati, non riproduceva esattamente lo stesso odore antico di questa pagnotta a causa dell'utilizzo massivo del lievito di birra fresco e di un'unica fase di lievitazione direttamente in un grosso e alto stampo circolare.
Così ho consultato papà che mi ha dato qualche dritta sull'aspetto che avrebbe dovuto avere tradizionalmente. E ho messo a punto questo metodo, molto simile a quello usato da Raffaella qui, diminuendo il lievito di birra presente nella ricetta che Luisa aveva regalato a mia madre.
E questo è il risultato;)

giovedì 2 aprile 2015

Tradizioni a confronto: la pastiera di grano tra Salerno e Napoli


Dalle mie parti la pastiera non è affatto tradizionale. Qui a Pasqua si fanno i BISCOTTI, TANTI BISCOTTI, quelli a ciambella con il naspro e le freselline cotte con mandorle e pinoli.
ma mia madre la pastiera l'ha sempre fatta, quella col grano e rigorosamente enorme e preparata alla napoletana, senza crema.
Da piccola odiavo la pastiera per via dell'aroma ai fiori d'arancio: era troppo "dolce" per me.
Poi la rivelazione: una pastiera fatta in una casa di Napoli Centro Storico, prodotto delle mani di quell'ottima cuoca che era la nonna di Davide, donna instancabile e di ottima compagnia di un'altra epoca.
La sua pastiera era profumatissima di cannella e i fiori d'arancio non invadevano naso e palato, ma si armonizzavano col resto. Non ricordo esattamente quanta ne riuscii ad ingurgitare quella Pasquetta del 2010, ma da allora non rifiutai più a priori questo dolce dalle origini tanto antiche e dalla composizione ricchissima di significati.
La mia prima pastiera senza aiuti la feci tre anni fa seguendo la ricetta di Sal de Riso trovata su un numero del magazine La Prova Del Cuoco. Era buonissima. All'interno utilizzai le mie scorzette d'arancia al posto dei canditi industriali. Poi pian piano ho fatto qualche modifica, reinserendo anche il cedro candito tipico della mia zona (la celeberrima Riviera dei Cedri è qui a due passi).

La ricetta di De Riso, come tutte le pastiere dell'alto Salernitano, ha nell'impasto anche la crema pasticcera. Le pastiere che avevo assaggiato nelle migliori pasticcerie di Napoli durante gli ultimi due anni di Università, così come quella preparata dalla nonna di Davide, no. La pastira napoletana tradizionale ha, infatti, un sapore e una consistenza più rustiche, in cui il grano deve sentirsi davvero, un guscio di frolla allo strutto e un gusto molto speziato, meno morbido di quella che avevo copiato da De Riso.

Quest'anno ho voluto preparare entrambe le versioni: quella tradizionale con lo strutto e la cocozzata (i canditi di zucca) e quella più raffinata, salernitana, con la crema.

A voi la scelta ;)

P.S.:  Vi avverto prima del fatto che la pastiera è, come tutti i cibi antichi, cibo di pazienza: da quando inizierete a prepararla al momento in cui la degusterete dovranno trascorrere almeno  tre o quattro giorni. Sarà dura resistere, ma ne varrà la pena!

venerdì 27 marzo 2015

Gnocchi e ravioli...di ricotta!




"Mi sa che hai comprato troppa ricotta, tesoro...più o meno il doppio di quella che mi serve!"

Ecco l'esordio di mia madre dopo avermi spedito a comprare una ricotta grande, mi raccomando, perché voleva preparare il mio amato rustico di ricotta, quello che sfornava ogni settimana quando ero bambina.

E così, il giorno dopo, nel frigo c'erano ancora seicento, dico 600 g di ricotta freschissima!

"E quanti ravioli dovrò fare con tutta questa ricotta???" Panico. Si, perché a casa mia se dici ricotta vuol dire raviolo. Altri usi sono piuttosto sconosciuti, qui, se non per me che di tanto in tanto sperimento/riciclo con piccole quantità reduci, appunto, da una mangiata di ravioli. Senza dubbio, ravioli sarebbero stati, ma, senza dubbio ancor più grande, in quantità ragionevole, che di pasta fresca congelata se ne mangia già troppo spesso per via del poco tempo di tutti: quando si fa, se ne prepara sempre in più per le celeberrime "emergenze impreviste".

A quel punto rientra in gioco mia madre, ovvero un ricordo legato ad un piatto che faceva spesso quando io e mio fratello, bimbi pestiferi, di ricotta non volevamo proprio saperne. Gli gnocchi fritti di ricotta. Certo, io non li avrei fritti, che qui non hanno più l'età per mangiar fritto di lunedì, dopo i bagordi della domenica. 

E senza pensarci due volte mi sono messa all'opera ;)

giovedì 26 marzo 2015

Angel cake alle fragole


Non mi piace l'angel cake...e ogni volta ci ricado, nella tentazione di farla, avendo sempre un gran numero di albumi da smaltire.
Si dice sia leggera, ma per me è difficilissima da digerire, really!!!
In ogni caso, eccomi di nuovo con un ciambellone sofficiosissimo, che qui a casa mia non vuole nessuno per via della consistenza del tutto particolare, tipica di questo dolce americano.
C'è da dire che per me, tra tutte le intolleranze e le allergie che mi ritrovo, è una manna dal cielo, posso mangiarne quanto ne voglio senza pericolo...ma continua a non piacermi granché.

La novità vera è che ho finalmente trovato il modo per farlo uscire perfettamente anche senza lo stampo da ciambellone americano. La stessa tecnica è applicabile anche ad ogni tipo di Chiffon Cake, ovviamente (altro dolce che non amo particolarmente, sempre per via della consistenza).

Il ciambellone che vedete in foto è comunque il migliore fatto fin'ora del genere Angel, grazie alla ricetta di pubblicata qualche giorno fa da Valentina e grazie all'aggiunta delle fragole nell'impasto.

Se vi piacciono i ciambelloni stile nuvoletta provatelo, magari accompagnandolo con una buona confettura di fragole ;)

mercoledì 25 marzo 2015

Pandolce al cream cheese con fragole e cioccolato bianco

 
Avevo proprio deciso di cimentarmi, alla fine. 
Parlo della japanese cotton cheesecake.

Poi qualcosa è andato storto.
Una telefonata improvvisa e il mio composto al cream cheese, appena tolto dal bagnomaria, è rimasto solo a raffreddarsi (raggrumandosi) per ore.
Tornata finalmente a casa la domanda è stata "e ora cosa ne faccio di sto coso qua???".

Detto fatto. "Ci farò un panettone".
Perciò, ora, è forse meglio che vi spieghi cosa si intende per panettone dalle mie parti.
Si tratta semplicemente di un pandolce in cui al posto del lievito di birra o della pasta madre si usa il lievito chimico. Ne vien fuori un dolce dalla consistenza simile a quella di una brioche molto compatta, tipica di molti dolci regionali che si preparano nel periodo pasquale qui nel Meridione.
E' un dolce semplice e profumatissimo, perfetto per la colazione o da accompagnare a un té o ad un caffè.

L'ho rivisitato col triste composto solitario, sostituendolo a latte e strutto.
Ho anche aggiunto una puntina di cioccolato bianco e qualche fragola.

E questo è il risultato ;)

martedì 24 marzo 2015

Hummus...a modo mio!


Adoro l'hummus.
Lo scoprii ormai almeno 10 anni fa, assaggiato da alcuni amici palestinesi.
E non capivo come una crema di ceci potesse avere quel sapore così particolare.
Qualche tempo dopo mi regalarono una crema marroncina, dicendomi che era la Nutella del Medioriente.
Qualcosa di simile alla crema di nocciole bianca, ma con un sapore e un odore unici.
Un barattolo da mezzo kilo finì a cucchiaiate in due giorni! Il nome della crema era Tahina.
Non passò molto tempo che mi fecero assaggiare una specie di sformato con carne di agnello tritata e patate...e di nuovo c'era quel sapore intenso che avevo trovato nell'hummus.
Mi dissero che era la tahina a dare quell'aroma tanto nuovo per me. Ma non era possibile che una crema dolce spalmabile venisse usata in piatti salati che di agrodolce non avevano proprio nulla.
Così interpellai uno di loro, i palestinesi, chiedendo spiegazioni con rispettive ricette delle preparazioni che continuavano a sottopormi.
Ebbene, scoprii che la tahina non era dolce, erano solo semi di sesamo ridotti in pasta, e che quindi, quella che avevo assaggiato era tahina addizionata con zucchero!!!

Mi procurai subito il mio primo barattolo di tahina al naturale e mi misi all'opera sperimentando varie ricette datemi.
A tutt'oggi non posso fare a meno di averne sempre una scorta in casa ;)

Quella che vi propongo oggi è la mia ricetta dell'hummus, adattata ai miei gusti dalla ricetta originale regalatami.

lunedì 23 marzo 2015

Vanilla roasted strawberries_Fragole vanigliate al forno

 
Ricetta del lunedì. C'è sempre troppo da fare il lunedì.

Perciò oggi ricettina semplice semplice vista l'altro giorno qui. Vista e fatta.

Buonissime, queste fragole al forno potete utilizzarle come più vi pare: con uno yogurt bianco, in o su un cake, su una semplice crema pasticcera o mangiarle col cucchiaino tal quali.

Mi limito a passarvi la ricetta e vi invito a provarle al più presto!

domenica 22 marzo 2015

Crostata frangipane con pesche e amaretti


La primavera per me è tempo di frolle e crostate, meglio se profumate e coloratissime.
Il loro profumo mi riporta all'infanzia, quando in questo periodo si infornavano grandi quantità di biscotti in vista delle festività pasquali.

Il mio primo incontro con la crema frangipane risale a poco più di un anno fa, quando provai a realizzare una Galette des Rois, tipico dolce francese dell'Epifania, di cui qualche tempo fa ebbi un dono uno di quei pupazzetti che mettono dentro e che portano fortuna a chi li trova ;)

Il tentativo di preparare la galette non andò a buon fine perchè il dolce non si gonfiò, anzi si aprì spargendo crema di mandorle in tutto il forno!
Fu allora che, presa da un leggero sconforto per le ore dedicate alla preparazione della pasta sfoglia al contrario, mi chiesi cosa ne avrei fatto della tripla dose di crema frangipane che avevo prodotto e di quei due terzi che giacevano ancora nel frigo. Avevo tre renette nel cesto della frutta e della frolla in congelatore fatta qualche giorno prima per un'altra preparazione in progetto.
Detto fatto, sfornai la mia prima crostata frangipane con le mele...e finì in un baleno!

Ieri mattina, pre caso,mi è tornato in mente quel profumo così intenso di mandorle e frutta. 
Così ho accantonato l'idea della Torta della Nonna e della Crostata di Crema e Frutta, e ho fatto una crostata frangipane.

Complice un vasetto di marmellata di pesche homemade avanzato dalla scorsa estate e un pacco di amaretti in dispensa, la crostata si è arricchita di un sapore nuovo. 
La frutta fresca e il cioccolato bianco hanno fatto il resto ;)